giovedì 9 febbraio 2012

Formula 1: Jerez, la Ferrari cresce. Massa: "Che potenziale"

Seconda giornata di lavoro col tedesco davanti a tutti ma con vettura 2011. Nel pomeriggio Felipe Massa ha provato le gomme morbide ed è stato l'unico a migliorarsi: "Stiamo facendo un lavoro fondamentale per il futuro. Questa macchina ha grandi mezzi".
Piano, piano ma la Ferrari cresce: certo ci vuole pazienza, almeno a sentire gli uomini di Maranello, perché la F2012 è ancora un pianeta inesplorato: troppo brusco il cambiamento rispetto al passato per pensare di inseguire i tempi sul giro e così anche la seconda giornata di collaudi è proseguita con una oscura (per il pubblico) raccolta di informazioni sul comportamento della vettura, sempre con lo stesso tipo di mescole.

Massa migliora — Solo quando mancava meno di un’ora al termine della sessione, Felipe Massa ha saggiato le Pirelli con la banda gialla, quella che contraddistingue le mescole morbide ed è sceso progressvamente a 1’20"454. Felipe è stato l’unico tra i piloti dei team di vertice a migliorarsi in un pomeriggio sempre caratterizzato da un forte e fastidioso vento orientale che ha mantenuto le temperature basse (si sono sfiorati i 12° e i 22° sull’asfalto). Ma il suo tempo è stato comunque superiore non solo a quello di Webber ma anche di Ricciardo, eccellente con la Toro Rosso) e del duo Force India - Bianchi e Di Resta - che si sono alternati al volante. Ma Felipe è andato seppur più forte di Button che pure ha usato le gomme tenere ma è stato sensibilmente più lento in quanto si è dedicati a prove sulla distanza. Come Webber e Michael Schumacher che si è confermato il più rapido della giornata e ha messo insieme la bellezza di 132 giri con la Mercedes 2011: per la scuderia tedesca. ancora priva della nuova vettura, la priorità in questi test è proprio quello di valutare le nuove coperture.

FIDUCIA — "Questa Ferrari ha un potenziale gigante". Massa ne è convinto dopo aver concluso il primo test stagionale a Jerez ma sa anche che lui e Fernando Alonso che lo sostituirà domani al volante devono armarsi di tanta pazienza. Perché la decisione presa da Pat Fry - rompere con il passato, realizzando una monoposto molto differente, con soluzioni estreme - apre scenari tutti da esplorare. Ed è ciò che i piloti dovranno fare in queste sessioni di collaudi. "Certo è sempre bello poter essere in cima alla lista dei tempi ma noi stiamo facendo un lavoro particolare, assai differente da quello dell’anno scorso - spiega il ferrarista -: non so più quanti giri ho percorso in questi due giorni a bassa velocità per immagazzinare informazioni su aerodinamica, telaio, sospensioni e ovviamente gomme. E’ così perché abbiamo cambiato rispetto al passato e la macchina è diversa da quella del 2011 o del 2010". E anche se in pista l’impressione è che il brasiliano abbia a volte fatto fatica a tenere a bada la vettura, il bilancio è positivo. "C’è tanto da lavorare, forse più di quanto ci aspettassimo ma sì sono state giornate positive perché abbiamo esplorato tante strade e tante idee". Dietro a Schumi che guidava una Mercedes in configurazione 2011, il miglior tempo con una vettura che sarà schierata a Melbourne è stato realizzato da Mark Webber, il quale - seppur con la necessaria prudenza - lascia Jerez felice: "Sembriamo a posto, ben preparati anche se ovviamente c’è sempre un filo di nervosismo perché sino a Melbourne non sai esattamente dove sei".

I TEMPI — 1. Schumacher (Mercedes 2011) 1’18"561 (132 giri); 2. Webber (Red Bull) 1’19"184 (97); 3. Ricciardo 1’19"587 (100); 4. Bianchi (Force India) 1’20"221 (46); 5. Raikkonen (Lotus) 1’20"239 (117); 6. Di Resta (Force India) 1’20"272 (69), 7. Massa (Ferrari) 1’20"454 (95); 9. Button (McLaren) 1’20"668 (85); 10. Perez (Sauber) 1’20"771 (68); 11. Kovalainen (Caterham) 1’21"518 (138); 12. De la Rosa (Hrt 2011) 1’22"126 (64).

Record: M. Schumacher (Ferrari) 1’15"650 (2004)

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