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Tutte le notizie, le curiosità e molto altro sulla squadra allenata da Walter Mazzarri.

martedì 31 gennaio 2012

Napoli - Cesena, La conferenza stampa di Mazzarri

12.51 - Con tutte queste partite da giocare, ci si poteva attrezzare un pò meglio con le seconde linee?

"Numericamente siamo anche troppi. Poi sulle scelte possiamo parlare, l'importante è che ci sia chiarezza. Un giovane che quest'anno fa la Champions per la prima volta, ha avuto un'esperienza importantissima, anche se non la ripeterà l'anno prossimo. E' questa la filosofia che un club come il nostro deve avere, perchè non si può pensare che si possa fare tutto e subito. Non possiamo prendere giocatori che vanno bene per un anno e basta"

12.47 - Come giudica la prestazione di Gargano a Genova?

"Dopo la partita di Genova, avevo detto a Frustalupi che era arrivato il momento di tenerlo in panchina, perchè non ricordo nemmeno più quante partite ha giocato consecutivamente. E' difficile fare a meno di lui, vedrò domani se farlo giocare, sempre che mantenga questo stato di forma"

12.43 - Ci sono tante partite da giocare. Oltre all'appello alla gente, cosa induce il tecnico del Napoli a pensare che si possa uscire da questo momento di crisi di risultati?

"La Lazio, la Fiorentina, quando hanno giocato in Champions hanno fatto campionati di bassa levatura, arrivando tredicesimi, quattordicesimi. Noi vogliamo fare ancora meglio, vogliamo migliorare in campionato, ma il bilancio fino ad ora non può che essere buono. Basta poco per migliorare, anche in quei gicoatori come Britos e Dzemaili che devono ancora salire di rendimento. Purtroppo quest'anno sin dall'inizio non ci è girato tutto bene, spero che il vento prima o poi possa cambiare"

12.38 - Ti inizia a stuzzicare un cambio di modulo, dato che va sempre meglio quando si passa a quattro.

"Se fossi sicuro di questa cosa...cambiare dalla difesa a tre a quella a quattro, ti prendi più rischi. Le valutazioni da fare sono tante, se mi trovo dal primo minuto due difensori centrali contro due attaccanti avversari, rischio di prendere subito gol e di partire già in salita. Ogni squadra ha delle caratteristiche intrinseche che è difficile cambiare. Mi è piaciuto Conte quando ha detto che il Milan fa impressione perchè vince le partite senza nemmeno troppa fatica. Noi per caratteristiche sovremo dare sempre di più degli altri"

12.35 - Come rispondi a chi dice che il Napoli è in crisi?

"Io questa crisi non la vedo. Se poi ci si aspettava che il Napoli andasse avanti in Champions, coppa Italia e facesse un campionato da vertice, allora si, siamo in crisi. Abbiamo bisogno di un clima favorevole, perchè questi ragazzi se lo meritano. Tutto il resto è aria fritta"

12.32 - Sbagliato l'approccio alla gara. E nel finale il Napoli torna ad essere il vero Napoli perchè non ha niente più da perdere. Con il Cesena ti aspetti un approccio diverso?

"Ricordate la partita con la Sampdoria a Genova dell'anno scorso: giocammo benissimo, prendemmo gol e nel finale la vincemmo. Domenica non ci siamo riusciti, perchè esistono annate buone e altre meno buone. Hamsik e Dzemaili hanno avuto le occasioni per pareggiarla, ma il pallone non è voluto entrare. Il Cesena? Non voglio mettere le mani avanti. L'abbiamo affrontato qualche settimana fa in coppa Italia, e abbiamo fatto tanta fatica. Purtroppo ci sta capitando spesso di andare in svantaggio, veniamo puniti al primo errore e la gara cambia subito volto, mettendosi in salita. Per questo rinnovo per domani sera l'appello al nostro pubblico. Se dopo un errore vengono fischiati o contestati, nella mente dei giocatori si innesta un meccanismo negativo"

12.33 - Il divario tra le prime e le seconde linee è ancora alto, è questa la spiegazione?

"Non sono d'accordo. I nuovi si stanno ambientando bene, ovviamente hanno bisogno ancora di tempo"

12.30 - E' un problema mentale?

"Giocare con l'Inter per noi equivale a una finale, perchè è una partita secca e i ragazzi hanno dato tutto. Con il Genoa, a distanza di qualche giorno, siamo entrati in campo con poca veemenza contro un avversario che aveva voglia di metterci sotto. Ho detto ai ragazzi che se vogliamo crescere, nei primi minuti dobbiamo essere bravi a soffrire, a saper soffrire: magari prendere un gol perchè Palacio lo inventa, ma non due. Avevamo compromesso troppo la gara e non siamo riusciti a rimetterla sui giusti binari. Quando un giocatore, pur se forte, gioca sempre, prima o poi qualche errore lo commette. Per questo il turn over: fisiologicamente i ragazzi non possono reggere al massimo tutte le partite. E il discorso per la Champions è diverso: non possiamo permetterci brutte figure"

12.20 - Inizia la conferenza: "Non abbiamo mai un attimo di riposo. Per poter prevalere sull'avversario dobbiamo essere sempre al cento dieci per cento fisicamente. Sulla volontà dei calciatori garantisco io. Ci sono squadre abituate da sempre a fare tante partite, hanno un dispendio fisico e mentale diverso. Avevo detto quest'estate che sarebbe stato un anno di consolidamento, anche a costo di perdere qualche punto in campionato: era nelle nostre previsioni. Anzi, poteva verificarsi anche in maniera più negativa. Io sono contento di quello che sta facendo questa squadra, anche se è chiaro che quando perdiamo noi ci crocifiggiamo, stiamo male. Faccio un appello ai nostri tifosi: voglio uno stadio che inciti i giocatori domani sera, perchè garantisco io che daremo tutto per superare l'ennesimo scoglio"



11.45 - Avrà inizio tra qualche minuto la consueta conferenza stampa prepartita di Walter Mazzarri.

Napoli - Cesena: Arrigoni: “A Napoli non solo per difenderci

Arrigoni: “A Napoli non solo per difenderci, bisogna fare punti anche con le grandi” Il Cesena ha bisogno di punti anche con le grandi. E’ questo il concetto che mister Arrigoni ha chiarito in conferenza stampa. La situazione di classifica del Cesena non è di certo eccezionale e quindi un punto contro il Napoli potrebbe non bastare: “Se vogliamo pensare di salvarci dobbiamo sapere che qualche punto bisogna portarlo a casa anche con le grande” dice Arrigoni che aggiunge: “Andiamo a Napoli a fare la nostra partita, non possiamo accontentarci, ma in ogni caso dobbiamo sempre prima puntare a vincere”.

Insomma il Cesena baderà a difendersi ma cercando di avere un minimo di spregiudicatezza.  Così come fatto da altri suoi colleghi il tecnico del Cesena ammette di voler puntare sul 3-5-2: “E’ molto probabile che disponga la squadra in questo modo, giocheremo no solo per contenere il Napoli ma anche proponendoci. Ogni partita fa una storia a sé, i precedenti contano poco, è chiaro che nella partita dovremo concedere poco a loro, per vincere domani dobbiamo fare molto di più di quanto fatto l’ultima volta al San Paolo in Tim Cup.Qualche scelta dovrò farla anche in vista della partita di sabato contro il Catania quindi qualcuno potrebbe rimanere a casa ad allenarsi per sabato”.

Napoli - Cesena: I convocati di Arrigoni, out Mutu.

Cesena, Mutu out dai convocati per Napoli.
Il tecnico del Cesena, Daniele Arrigoni, ha convocato 22 giocatori in vista della sfida di Napoli. Assente dalla lista Adrian Mutu, questo l'elenco completo.

PORTIERI: Antonioli, Calderoni, Ravaglia;
DIFENSORI: Rodriguez, Rossi, Comotto, Von Bergen, Pudil, Ceccarelli, Moras;
CENTROCAMPISTI Guana, Candreva, Colucci, Martinho, Parolo, T Arrigoni, Martinez;
ATTACCANTI: Rennella, Malonga, Lolli, Bogdani, Filippi.


Verso il Super Bowl XLVI: New York Giants

Che cosa conta di più nel football americano?
Difficile stabilire quanti e quali siano gli aspetti più importanti che portino una squadra Nfl a completare la corsa che porta alla conquista Super Bowl, talmente tanti sono i fattori che possono cambiare millimetricamente il campionato di un team piuttosto che dell’altro, anche se le ultime stagioni sembrano aver fornito un’indicazione abbastanza chiara.
Possedere un attacco in grado di segnare in qualsiasi momento pare essere fondamentale in un momento storico dove nella lega si sta facendo largo l’assalto aereo che con tanta efficienza ha fatto girare numerosi sistemi offensivi, come pure la difesa è sempre stata quella che fa vincere gli incontri che contano davvero. Le striscie positive da record, i numeri fantascientifici, dimostrazioni di onnipotenza in regular season stanno però perdendo d’importanza davanti a ciò che è davanti agli occhi di tutti, un fattore che ha accomunato le due edizioni, quella presente e quella di quattro anni fa, dei New York Giants capaci di raggiungere per ben due volte il Super Bowl.
Mantenere l’imbattibilità per tutto l’anno, essere ritenuti favoriti solo perchè detentori del seed numero uno e del vantaggio del campo amico permanente, o essere semplicemente forti sulla carta non conta più. La strada per la finalissima è percorribile per intero anche da squadre qualificatesi per un soffio alla post-season – lo fecero pure i Packers un anno fa – ed il fattore casa ha perso la grande rilevanza che usava possedere un tempo. Quello che pare contare più del resto, oggi come oggi, è il trovarsi al picco della forma nel momento giusto del campionato.
Solo così si può spiegare la trasformazione dei New York Giants, la stessa squadra che sembrava, nel 2010, navigare in acque tranquille verso l’ennesima partecipazione ai playoffs della gestione Coughlin solo per scialaquare il tutto di fronte ad un finale di stagione dove le forze erano venute inspiegabilmente a mancare in un doppio confronto che li vedeva gestori del proprio destino, innescando involontariamente un vortice di eventi che avrebbe poi consentito ai Packers di acciuffare quel sesto posto nella Nfc all’ultimo secondo, con il resto della storia ben noto a tutti.
I Giants sono sempre stati così, negli ultimi anni. Discontinui. Forti con le spalle al muro, quando non c’è più domani, quando sottovalutati. Ma capaci pure di sbriciolarsi con grande facilità se per caso ritenuti favoriti nel poter bissare il Super Bowl della stagione 2007. Nessuno dava loro credito quattro anni fa, quando impedirono ai Patriots di diventare i perfetti Miami Dolphins del nuovo millennio, ma fecero l’impossibile e vinsero una partita impensabile, dove entrarono in campo già fatti a pezzi dai media. Nei tre anni successivi, non sono neanche mai stati vicini all’essere quello stesso tipo di squadra, tanto da diventare inaffidabili.
Il loro cammino nel presente campionato è stato ancora una volta caratterizzato da alti e bassi, da momenti sconcertanti mischiati a picchi dove l’esaltazione è stata sostanzialmente massima. Forse memori di quel 2007, hanno raggruppato idee e forze, pensato che in fondo non serve partire in pole position per vincere la corsa, e che proprio come in quella favolosa cavalcata suggellata dalla presa miracolosa di David Tyree e da quella esclamativa di Plaxico Burress, forse al credito che gli altri ti possono elargire è meglio non dare rilevanza alcuna. Ed ecco che quelli che all’epoca vennero battezzati come Road Warriors per la capacità di vincere ogni gara di playoffs in trasferta, si sono in qualche modo reincarnati tante sono le similitudini rispetto a quella squadra, con la sola eccezione dell’aver battuto i Falcons a New York, in un’avventura che li ha visti partire per conquistare il territorio ostile dei seed numero uno e due, e rientrare ogni volta trionfanti e pronti per un’altra partenza, destinazione Indianapolis, avversario lo stesso di quattro anni fa, solo l’ultima di una serie di coincidenze che ha dell’incredibile.



I Giants erano già spacciati, secondo i giornalisti, ancor prima di mettere piede in campo. Eli Manning, pur detenendo un titolo di campione Nfl, veniva ricordato frettolosamente e semplicisticamente per l’aver fatto registrare il maggior numero di intercetti della lega nel 2010, e la difesa non sembrava avere uno straccio di playmaker nel back seven, di quelli che servono per fare tanta strada a gennaio. Poi gli infortuni poco prima della partenza della stagione, fuori Terrell Thomas per tutto l’anno, uno dei migliori defensive backs emergenti della nazione, fuori Jonathan Goff e Clint Sintim, che lasciavano un già debole reparto linebackers fornito di soli elementi privi di esperienza, e fuori anche Marvin Austin, carne fresca che avrebbe dovuto fornire nuove gambe ad una linea che avanzava sempre più con l’anagrafe.
In una Nfc East dove il dominio di Philadelphia pareva addirittura scontato, per i Big Blue non c’era assolutamente posto.
L’inizio stentato pareva dare ragione alla critica, se difatti l’esordio stagionale aveva visto New York uscire sconfitta dal confronto con i non irresisitibili Redskins, l’unica vittoria convincente sarebbe stata ottenuta esattamente contro quegli Eagles che stavano cominciando ad essere demoliti con la stessa velocità con cui erano stati messi sul piedistallo. Si diceva che il 5-2 registrato nelle prime 7 partite andasse preso con le pinze, che non equivalesse certo alle dimostrazioni di superiorità che squadre come i Packers avevano messo in scena da subito, e che un eccessivo numero di successi ottenuti contro compagini quali Arizona, St. Louis, Buffalo e Miami – quest’ultima battuta di soli tre punti in un momento dov’era ancora senza vittorie – avesse un pò gonfiato quella che era l’effettiva consistenza dei Giants in chiave futura.
Manning aveva già allora trovato in Victor Cruz un’arma acrobatica ma consistente nel momento del bisogno, anche se proprio da un malinteso tra i due era nato il ritorno di intercetto che aveva condannato alla sconfitta contro Seattle, facendo tornare tutti indietro di un anno, quando le numerose occasioni in cui Eli venne intercettato furono causate da problemi di comunicazione con i suoi ricevitori. Oltre a questo, la linea soffriva per i numerosi infortuni di alcune delle sue stelle, con Justin Tuck criticato all’interno della squadra per non aver dato il massimo in qualche circostanza, nonostante potesse vantare la scusante di aver presenziato in campo – tuttavia senza incidere – pur non potendo essere al 100% della condizione.


Lo scontro con i Patriots, curiosa costante nel cammino dei Giants, aveva risollevato la figura generale della squadra e fatto aprire un pò gli occhi ai detrattori di Manning, che aveva risolto la disputa di Foxboro con un passaggio da touchdown scagliato negli ultimi momenti del quarto periodo, in quella che troppi si erano dimenticati essere la sua ennesima rimonta di carriera. Il quarterback dei Giants, come avrebbe dimostrato più tardi, aveva spesso dovuto sostenere da solo il peso dell’attacco senza poter contare su un gioco di corse che avrebbe terminato come ultimo della Nfl per yards prodotte di media a gara, e con una batteria di ricevitori tanto piena di talento quanto predisposta all’infortunio, che avrebbe dovuto fare a meno, a turno, di quasi tutti i suoi protagonisti principali cambiando costantemente i riferimenti del regista.
Gli indubbi meriti di Manning ed una difesa che stava ricominciando a rispolverare una linea dominante come da tradizione grazie al prepotente emergere di Jason Pierre-Paul, 16.5 sacks in stagione, furono presto liquidati davanti alle sensazioni alterne, perlopiù negative, che le prestazioni di squadra avevano alimentato durante la striscia di quattro sconfitte consecutive patite da metà novembre in poi, dalle quali pareva essere congruo affermare che New York non era pronta, nonostante tutto, ad affrontare gli emergenti ma solidissimi 49ers, o potenze come Saints e Packers, anche se contro Green Bay i Giants erano rimasti in partita a lungo (sconfitta per 38-35), come nessun altro avversario fino a quel momento era riuscito a fare.
Ultime quattro partite di regular season e situazione pressoché disperata, con la speranza alimentata solo dal poter usufruire di tre scontri divisionali per sperare di riacciuffare i Cowboys, che nel frattempo avevano preso le distanze ed erano lanciati verso una vittoria divisionale che sarebbe certamente equivalsa  all’unico posto playoffs disponibile per la Nfc East, tanto serrata era la concorrenza delle rivali di altre division che intasavano troppo la corsa alla Wild Card per mettersi lì a fare calcoli inutili.
Bisognava vincere il raggruppamento, o i Giants sarebbero rimasti eslcusi per il secondo anno consecutivo.
Vero, ci è voluta anche una piccola dose di fortuna, senza la quale nulla sarebbe realizzabile. I Dallas Cowboys avrebbero potuto mandare in frantumi i sogni dei rivali divisionali tenendo botta negli ultimi 5 minuti di una gara che loro stessi stavano conducendo per 34-22, salvo concedere una clamorosa rimonta che ne avrebbe moralmente minato la stagione. New York l’aveva portata a casa con un epilogo surreale, prima del quale Manning aveva architettato in brevissimo tempo i drive della rimonta e sorpasso, lasciando quindi spazio al calcio scagliato da Dan Bailey e bloccato dall’appena menzionato Pierre-Paul, con la conseguenza che ancora una volta la squadra di Coughlin era diventata improvvisamente eccellente in condizioni di emergenza, anche se si sarebbe complicata la vita una settimana più tardi, perdendo ancora contro l’inconsistente Washington.


Chiusura in bellezza, con un derby della Grande Mela largamente dominato dai Jets per tutto il primo tempo, salvo concedere a Cruz la giocata della carriera, una ricezione di 99 yards per una meta spezza-schiena, andata ad egualgiare un record Nfl e soprattutto andata a guastare la semi-perfezione con cui Revis e soci avevano lasciato all’asciutto Manning, che avvrebbe terminato la partita con soli 9 completi. Nel secondo tempo la difesa dei Big Blue era tornata dominante come a tratti era già stata in altre occasioni, alla squadra sarebbe servita solo una maggiore concentrazione plagiata com’era stata da palloni lasciati cadere a terra e placcaggi sbagliati, tutti difetti che quando si accendeva la lampadina venivano puntualmente eliminati.
La conquista del derby alzava il livello della pressione, in quanto all’ultima giornata di regular season New York e Dallas si sarebbero nuovamente incontrate e contese lo scettro divisionale, ovvero l’unico accesso ai playoffs della Nfc East, una gara di post-season anticipata di una settimana, come già tante ne avevano disputate i Giants fino a quel momento. Eli Manning conduceva i suoi all’ennesima vittoria con le spalle al muro segnando la quindicesima meta stagionale nel quarto periodo, record Nfl, Cruz devastava le secondarie con 178 yards su ricezione ed Osi Umenyora rientrava dall’infortunio atterrando un paio di volte Romo, dando ulteriore pericolosità ad una linea già a pieni giri.
Il resto è storia recente: i Giants sono attualmente 3-0 nei playoffs dopo aver battuto i Falcons correndo per più di 160 yards e concedendo solamente 2 punti (peraltro nemmeno offensivi, ma arrivati da una safety), avrebbero quindi fatto i corsari al Lambeau Field mettendo la museruola a Rodgers ed ai suoi ricevitori poco sincronizzati in una gara tatticamente di grande spessore da parte di Coughlin e dei suoi assistenti, andando quindi ad espugnare San Francisco in una partita che sapeva tanto di anni ’80, quando l’Nfc Championship si colorava spesso di blu contro rosso, gara nella quale sarebbero stati determinanti i due errori di Kyle Williams, ma nella quale Manning e la difesa hanno ampiamente dimostrato di valere la qualificazione al Super Bowl.
I Giants sono la squadra giusta, giunta al momento di forma giusto al momento giusto.
La difesa è tornata a dominare il fronte permettendo alle secondarie di coprire e di sopperire alla mancanza di un playmaker nel mezzo. Eli Manning si è definitivamente consacrato quale quarterback in grado di portare una squadra a vincere costantemente nei playoffs. La linea offensiva, proprio come quattro anni fa, è tornata ad essere dominante nelle battaglie in trincea, ed eccelle in fase di protezione sui passaggi. Cruz e Nicks sono due ricevitori che ogni quarterback della lega sogna di avere, due giocatori capaci di segnare nel momento del bisogno, di convertire il terzo down nei momenti cruciali, di salvare la situazione quando sembra disperata.
I Giants proveranno di nuovo a completare un percorso che li ha visti partire sfavoriti, e che li ha visti abbattere ostacolo dopo ostacolo,anche se Brady e Belichick avranno il dente avvelenato per quei sogni di perfezione venuti a mancare proprio per mano di New York.
Manca solamente l’ultima delle similitudini, quella più importante, l’alzata in cielo del Vince Lombardi Trophy. Domenica notte vedremo se Manning ed i suoi compagni riusciranno a far tornare i Road Warriors sul tetto del mondo.

Calciomercato: Pizarro al City, Pazienza all'Udinese

Ecco tutte le trattative della giornata di calciomercato in tempo reale. Dalle 12 Gazzetta.it si collegherà in diretta video con l'AtaHotel (clicca qui per guardare la diretta).

12.26 — Udinese e Juventus hanno raggiunto l'accordo definitivo per il trasferimento in Friuli di Michele Pazienza: il centrocampista va a Udine in prestito secco.
12.25 — Il portiere Di Gregorio lascia il Palermo e va in prestito all'Acri in Serie D.
12.24Fabrio Zambrella, centrocampista del Sion, ex Brescia, è vicino al Giannina in Grecia.
12.22 — Il Lecce è vicinissimo a Di Matteo: arriverà in prestito dal Palermo per rinforzare la fasca a sinistra.
12.15 — Assalto del Catania sull'attaccante Rolando Bianchi del Torino: in questo momento a Milano i dirigenti dei due club hanno riavviato la trattativa.
12.12 — Cesena scatenato sul mercato: dopo Iaquinta, i dirigenti romagnoli stanno provando a chiudere anche Santana col Napoli e a piazzare lo scambio Pellè-Benalouane col Parma.
12.00 — Offerta della Roma per Faouzi Ghoulam, laterale sinistro del Saint-Etienne che fa gola da tempo a diversi club europei. La Roma - scrivono in Francia - avrebbe offerto 500.000 euro proprio mentre il giocatore sta negoziando con la società il rinnovo di contratto, che scade nel giugno 2013. Il Saint-Etienne, che chiede 3 milioni, ha respinto l'offerta ma il discorso sembra ancora.
11.45 — Vincenzo Iaquinta riparte dal Cesena, club al quale la Juventus lo ha ceduto in prestito secco contribuendo anche al pagamento di gran parte dello stipendio. E a Milano Iaquinta parla già da attaccante dei romagnoli: "Da marzo non gioco - Iaquinta ha spiegato ai giornalisti di Gazzetta.it - e ho scelto Cesena perché è il posto giusto per rilanciarmi: mi devo rimettere in gioco, e ringrazio tutti i tifosi della Juve perché mi hanno trattato sempre come un grande giocatore. Ho avuto tanti infortuni nella mia carriera, e ho scelto di andare alla Juve perché è un treno che passa solo una volta nella vita ed è giusto prenderlo".
11.36 — Atalanta: sondato Poli (Inter), preso in comproprietà Nicola Rigoni dal Vicenza.
11.35 — Il Cesena si è ributtato su Santana, ma il Napoli ha ridetto no allo scambio con Candreva. Si cerca la formula, ma sempre vive le piste Cazzola (Juve Stabia) e Caserta (Atalanta), arriva Evangelisti (Andria), a luglio torna Cori (Carrarese); Ghezzal intanto è vicino al Levante.
11.34 — Siena: ieri fumata nera per Cacia (c'era l'accordo col Padova, ma il Lecce ha detto no), oggi nuovo assalto, e si tratta Larrondo con il Genoa per avere Pratto o Jorquera e Larrondo-Paulinho col Livorno.
11.33 — Punto Lecce. Dopo aver dato Olivera alla Fiorentina il d.s. Osti ha prelevato dal Catania il centrocampista Delvecchio (con Cosmi già nel Perugia), in scadenza di contratto a giugno. E poi il Lecce ha definito il ritorno di Bojinov che, rinunciando a 200mila euro, ha spinto lo Sporting a mandarlo in Salento: arriva in prestito gratuito, i portoghesi contribuiscono all'ingaggio.
11.32 — Catania show. L'a.d. Lo Monaco ha piazzato il colpo nel pomeriggio: dalla Juve arriva in prestito il terzino Motta. Nell'affare Delvecchio, poi, il Catania ha chiesto anche Piatti al Lecce: potrebbe arrivare in prestito. Giornata interlocutoria per l'affare Frison (Vicenza), sondato Manninger (Juve). Ed è assalto a Rolando Bianchi: ci hanno provato Cesena e Chievo, ma è il Catania che oggi può chiudere.
11.31 — Affari Lazio. Cisse è partito, Honda arriva oggi. L'acquisto del giapponese non è ufficiale, ma lo sarà oggi. Lotito e gli emissari del Cska hanno lavorato fino a tarda notte per limare i dettagli: Honda costerà alla Lazio 12 milioni. La cessione di Cisse al Qpr ne frutterà invece 5, gli stessi pagati in estate dai biancocelesti al Panathinaikos. Ma la Lazio sta lavorando anche alla cessione di Carrizo al River Plate, necessaria per liberare il posto da extracomunitario a Honda. Chiesto in cambio Cirigliano, gli argentini dicono di no.
11.30 — Nella notte il Genoa aveva chiuso per il centrocampista Belluschi dal Porto (prestito con riscatto a 5 milioni, anche per lui visite). Nel pomeriggio, inoltre, Preziosi ha prenotato per l'estate il gioiello del Pescara Verratti. Oggi si proverà un nuovo assalto ad Aronica: nel caso vada a buon fine, il Napoli può sostituirlo con Capuano (Pescara).
11.27 — Il Bologna ha piazzato il colpo in attacco: c'è la firma con Ishak Belfodil, 20 anni, di proprietà del Lione.
11.21 — Il Lecce ha tesserato l'attaccante bulgaro Valeri Bojinov.
11.12 — Si è chiuso, nel finale, il giallo sull'arrivo a Firenze dell'attaccante dell'Ajax El Hamdaoui, che verrà annunciato a brevissimo dal club viola. Il giocatore e il suo entourage, stamane nella sede dell'Ajax, hanno trovato l'accordo sulla buonauscita, ultimo ostacolo prima della definizione del trasferimento alla Fiorentina avendo già il club viola l'accordo con l'Ajax e con l'attaccante marocchino. El Hamdaoui è così un nuovo giocatore della Fiorentina, e sta già arrivando a Firenze.
11.06 — L'Udinese sprinta su Michele Pazienza: ormai siamo ai dettagli nella trattativa con la Juventus. A breve arriverà la firma.
10.58 — "Angelo Palombo non si muove, è in ritiro con la Sampdoria e sta preparando la prossima partita". Queste le parole di Tullio Tinti, procuratore del centrocampista attualmente in forza alla Sampdoria, a Rete Sport.
10.55 — Serie B. Il Crotone ha ufficializzato l'arrivo di Felice Natalino, 20 anni, difensore, arriva dall'Inter in prestito.
10.50 — Serie B. Il Crotone ha preso Oussama Essabr, attaccante di 23 anni marocchino arriva dalla Juventus attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto da parte del Crotone.
10.47 — La Fiorentina ha ufficializzato l'acquisto, a titolo definitivo, dell'attaccante Kenneth Zohore dal Copenhagen.
10.45 — Il Catania ha depositato i contratti di Marco Fiore, centrocampista classe '89, e di Rocco Benci, difensore classe '90, prelevati dal Milazzo dove resteranno fino al termine della stagione.
10.40 — Anche secondo la stampa francese, il Psg cerca di chiudere in bellezza il mercato. Le Parisien ha conferma l'idea Milito. Thiago Motta è un'evidenza pure per Leonardo che dice però: "L’Inter vuole tenerselo, allora vediamo. Se non arriva una punta non è grave".
10.35 — E' ufficiale: l'attaccante francese Djibril Cisse ha lasciato la Lazio e ha firmato con il Queens Park Rangers.
10.27 — Mosse Inter in uscita. Qualcuno sussurra che lo scambio di prestiti fra Castaignos e Candreva fosse già impacchettato, fatto, definito, stabilito. Però? Però il baby olandese - deciso a imporsi in nerazzurro - ha rifiutato il trasferimento in Romagna, e il suo no ha di fatto annullato tutta l'operazione. Per Castaignos restano sempre in piedi le ipotesi all'estero ma anche una sorta di ballottaggio con Zarate: perché per l'argentino sarebbero riapparse due piste (Genoa e Tottenham) via via smentite, ma molte voci lasciano pensare che in queste ultime ore di mercato qualcosa succederà.
10.25 — Dall'Italia arrivano le conferme della pista che porta il City di Roberto Mancini su David Pizarro: il club inglese è infatti molto vicino al centrocampista cileno di proprietà della Roma. Nelle ultime ore, il City avrebbe anche superato il nodo dell'extracomunitario.
10.00 — Il Manchester City su David Pizarro. Secondo l'edizione online del Daily Mail, Roberto Mancini ha pensato al centrocampista cileno della Roma per rinforzare la sua squadra in vista della volata per la Premier.
9.30 — Il Cesena ha piazzato il colpo nell'ultimo giorno del mercato: ha preso dalla Juventus il centravanti Vincenzo Iaquinta.

Serie B, scommesse: Giornata per fare cassa, il Sassuolo non tradisce

Il programma della serie cadetta propone un turno dai pronostici abbastanza lineari: diversi gol previsti in Brescia-Juve Stabia e Modena-Albinoleffe.

Potrebbe essere un martedi di Serie B per sgranare definitivamente la classifica: le prime 5 giocano con il favore del pronostico, e rischiano di scavare un solco anche oltre il +9 a cui distanziano la squadra al sesto posto, l'ultimo disponibile per i playoff. In generale si gioca per fare cassa in questo martedi di B.

SCOMMESSA FACILE 
Davvero un mezzo miracolo sportivo che il Sassuolo di Fulvio Pea sia in questo momento al comando. L'ex allenatore della Primavera dell'Inter negli anni mourinhani ha disegnato una squadra bella e ambiziosa, tanto dal ricevere perfino i complimenti di Mou in persona. Per questo contro il Cittadella di zona medio-bassa la sconfitta non è nemmeno contemplata. Per cautelarsi va comunque bene l'X2 a 1,35 Bwin. Doppia chance esterna anche per il Padova a Bari, che del resto soffre di sindrome da fattore campo: X2 in favore del Padova a 1,45 Bwin. E' quasi ovvio presentare la quota sull'ennesimo Gol di una partita del Pescara, cioè su un tabellino finale con almeno tre gol: quello contro il Crotone paga 1,45 per Eurobet. Le reti si dovrebbero invece vedere con generosità in Brescia-Juve Stabia e Modena-Albinoleffe, contando sul Brescia, capace di concedere in casa il doppio dei gol di quelli in trasferta, e sul Modena, seconda peggior difesa casalinga.

Modena-Albinoleffe Gol 1,85
Cittadella-Sassuolo X2 1,35
Brescia-Juve Stabia Gol 1,78
Bari-Padova X2 1,45
Crotone-Pescara Gol 1,45
10 € - vincita 93.46 €

SCOMMESSA MEDIA
 Tre squadre con un'interpretazione diversa tra loro finora in questo campionato: Torino, Sampdoria e Reggina. Ma accomunate da un turno molto favorevole con cui ottenere tre punti per scalare la testa. Per il Torino c'è l'inaffidabile Vicenza, 1 a 1,55 Better. Per la Sampdoria l'ennesima spiaggia – meglio non chiamarla ultima – contro una delle poche squadre messe peggio, l'Empoli: 1 a 1,60 Matchpoint. Per la Reggina l'occasione per sbloccare la serie di pareggi grazie alla presenza del Gubbio quart'ultimo; 1 a 1,60 Matchpoint/Better. Il Varese sesto invece potrebbe approfittare del momento anonimo del Livorno, e tornare indenne dall'Ardenza – X2 a 1,53 Bwin/Snai. Completa una superquota sull'Over di Verona-Grosseto, cioè su un tabellino finale con almeno tre reti. Vale 2,10 per Bwin/Matchpoint/Eurobet perché il Verona non concede troppo, ma nelle ultime quattro partite su cinque in trasferta il Grosseto ha fatto registrare Over.
 
Reggina-Gubbio 1 1,60
Sampdoria-Empoli 1 1,60
Livorno-Varese X2 1,53
Torino-Vicenza 1 1,55b
Verona-Grosseto Over 2,10

10 € - vincita 127.49 €






MotoGP: Rossi in pista a Sepang, primo esame per la Ducati

Test in Malesia: Lorenzo il più veloce, con il pesarese a 7 decimi con la Desmosedici GP12. Tanta cura per i dettagli: Vale prova anche un casco più aerodinamico. Stoner out per mal di schiena.

È iniziato ufficialmente alle 5.20 del mattino ora italiana, le 12.20 in Malesia, il 2012 della Ducati, l'anno del riscatto, con l'entrata in pista di Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia, che è stato a lungo accanto ai meccanici della sua squadra, in questa occasione coadiuvati anche dagli uomini del Team sviluppo della casa di Borgo Panigale, ha atteso che la pista di Sepang si asciugasse dalla pioggia mattutina per iniziare a girare con la nuova moto. Primi giri sull'umido, poi la pista si è progressivamente asciugata e i tempi sono scesi. Alle 18 locali, il migliore è Jorge Lorenzo, con la Yamaha, con 2'01"657, meglio di Pedrosa (Honda Hrc) staccato di 346/1000 e di Crutchlow (Yamaha) a 546/1000. Rossi è al provvisorio 5° posto, con 735/1000 di gap, davanti a Dovizioso, a circa 1", ancora in fase di recupero dopo l'intervento chirurgico alla clavicola fratturata durante un incidente motocross. Il lavoro di tutti i piloti andrà avanti a Sepang fino alle 18.30 ora locale, le 11.30 italiane.

Valentino Rossi con il nuovo casco in carbonio

PIU' COMPATTA — Apparentemente più compatta, della nuova Desmosedici esistono solo due esemplari, uno per Rossi e uno per Hayden, mentre i piloti privati, Hector Barberà e Karel Abraham, dispongono della versione usata nei test di Valencia 2011, con telaio in alluminio, ma non con tutti gli aggiornamenti della GP12. Per Rossi, anche un nuovo casco, per ora in versione carbonio, dalla forma più profilata, con un vistoso spoiler posteriore che dovrebbe aiutare la penetrazione aerodinamica in rettilineo.
STONER K.O. PER IL MAL DI SCHIENA — La giornata non ha visto girare Stoner, che ha abbandonato questo primo giorno di test per uno stiramento alla parte bassa della schiena che lo ha indotto a tornmare in albergo per rimettersi a posto in vista degli altri due. Bene Lorenzo: nonostante un'inattività forzata che durava dalle prove del GP di Australia - dove si fratturò un dito, poi operato -, il maiorchino è sempre stato a suo agio con la Yamaha. Sull'umido ha girato in 2'02"406, seguito da Valentino Rossi, a circa 4 decimi, e dal compagno Spies. Poi sull'asciutto, si è ripetuto.

Euro 2012, ecco le miniature degli 8 stadi

Sono state presentate nel centro culturale Manufaktura, nella città di Lodz, le miniature in scala 1 a 100 degli otto stadi che ospiteranno la fase finale degli Europei di calcio in Polonia ed Ucraina. 

LE FOTO

Nba, Miami è troppo per New Orleans. Solo 5 punti per "Beli"

Dwayne Wade e Lebron James (che sfiora la tripla doppia), 22 punti a testa, passano sopra gli Hornets. Belinelli, partito nel quintetto iniziale, resta in campo 19 minuti: 5 punti, 5 rimbalzi e un assist. Vincono Dallas e Chicago, Rubio sempre più super.

Niente da fare per gli Hornets di Marco Belinelli contro Miami. Nonostante un buon primo tempo New Orleans alla fine deve cedere 109-95. Per l'azzurro solo 5 punti e 5 rimbalzi in 19'. Per gli Heat su tutti il solito LeBron James con 22 punti (8 assist e 11 rimbalzi), stesso score anche per Wade.

Nelle altre partite non basta il solito Durant (36 punti e 13 rimbalzi), cui si sono aggiunti i 31 punti di Wesbrook, a Oklahoma City Thunder per battere i Los Angeles Clippers, che vincono in casa 112-110 trascinati da Paul (26 punti e 14 assist), Griffin e Butler (22 punti ciascuno) con il primo che ha fatto impazzire lo Staples Center con una fenomenale schiacciata su Perkins.

I campioni di Dallas passano a Phoenix, come pure a Washington i Chicago Bulls, trascinati da un super Rose (35 punti). Successo esterno anche di San Antonio a Memphis. Quarto ko di Orlando, al tappeto a Philadelphia mentre continuano le voci di addio di Howard. Vittoria fuori casa anche di Minnesota - con 36 punti di Kevin Love e un Rubio (18 punti e 11 assist in 38') sempre più autorevole -, successi interni invece per Utah Jazz e Milwaukee Bucks.

Risultati:
Philadelphia-Orlando 74-69
Washington-Chicago 88-98
Miami-New Orleans 109-95
Milwaukee-Detroit 103-82
Memphis-San Antonio 73-83
Houston-Minnesota 108-120
Utah-Portland 93-89
Phoenix-Dallas 99-102
LA Clippers-Oklahoma 112-100

Calciomercato: Nainggolan resta a Cagliari, la Juve prende Padoin

Cellino assicura: "Radja rimane rossoblù". Il Milan si interessa a Kharja, Bojinov torna a Lecce, Mariga al Parma, Morimoto in prestito al Chievo. In uscita, Cissé al Queens Park Rangers per 5 milioni. Marquinho-Roma, è fatta.

LE TRATTATIVE IN CORSO

Si può considerare chiusa la trattativa che avrebbe dovuto portare Radja Nainggolan alla Juventus. La società bianconera si è trovata di fronte al muro alzato dal presidente del Cagliari Cellino. Marotta ha quindi virato su Simone Padoin dell'Atalanta, per il quale la Juve avrebbe fatto un'offerta di 4,5 mln più 500mila euro di bonus in caso di qualificazione Champions. Ha intanto lasciato Marco Motta, che si è trasferito con la formula del prestito al Catania.
La squadra più attiva in questo momento è il Genoa: sono arrivati il difensore Roger Carvalho (Figueirense) e il centrocampista del Porto Fernando Belluschi. Zè Eduardo è stato invece ceduto al West Ham.

Colpi del Lecce, che ricomincia a credere nella salvezza e ha quindi deciso di rinforzarsi: dallo Sporting Lisbona torna in Salento Valeri Bojinov, mentre con il Catania è stato raggiunto un accordo per il passaggio in giallorosso a titolo definitivo di Gennaro Delvecchio. Ora i salentini, che hanno dato Olivera alla Fiorentina, potrebbero cedere Piatti, richiesto con insistenza dal Catania. Ricchiuti è in procinto di andare al Gubbio, mentre per la porta della società etnea è stato individuato lo juventino Manninger.

L'avventura di Djibril Cissè con la Lazio è già finita. L'attaccante francese, che dopo un buon inizio non ha brillato e, anzi, si è scontrato con l'ambiente e i tifosi biancocelesti per le sue prestazioni negative, è stato ceduto al Queens Park Rangers. La Lazio, che aveva prelevato l'attaccante dal Panathinaikos la scorsa estate, lo ha ceduto per 5 milioni di euro. Ma il presidente Claudio Lotito non ha perso tempo e in queste ore sta finalizzando con il Cska l'acquisto del trequartista giapponese Keisuke Honda. Ancora non si conoscono con precisione le cifre della trattativa.

Per tanti affari in divenire, uno è diventato ufficiale: la Roma ha depositato il contratto di Marquinho, centrocampista brasiliano della Fluminense. Il Novara, che ha appena salutato Tesser, ha ceduto in prestito Morimoto al Chievo ma si è fatto soffiare Iaquinta dal Cesena. La Fiorentina ha ufficializzato l'arrivo di Ruben Olivera dal Lecce e continua a trattare con il Genoa, interessato a Cerci (i rossoblù offrono Seymour).

E il Milan? I rossoneri devono fare i conti con una serie impressionante di infortuni a centrocampo. Galliani non esclude un'operazione nelle ultime ore di mercato per puntellare il reparto. L'ultimo nome sarebbe quello del marocchino Kharja. A chi fa il nome di Sulley Muntari, centrocampista dell'Inter, l'ad rossonero risponde: "Mi sembra difficile che possa essere un'opzione da qui a domani". E' anche vero che "il 31 agosto, alle 13, non avrei puntato sull'acquisto di Antonio Nocerino", dice riferendosi al centrocampista che ha già segnato 7 gol alla prima annata al Milan.

Teveznovela - "Io - spiega Galliani - dico solo che il mercato è estremamente dinamico: in 24 ore possono succedere cose che non capitano nel giro di mesi. Il telefono squilla ogni 30 secondi, sembra un film d'azione. Non dico che arriva Tevez, sia chiaro. Ma le ultime campagne acquisti mi hanno insegnato che è meglio non fare previsioni. Se stanotte il presidente del Manchester City mi chiama e mi dice che mi regala Tevez e qualche pozzo petrolifero... Ma non credo che avvenga". Se dovesse succedere qualcosa, Galliani sarà in sede: "Resterò fino alle 19 di domani, fino all'ultimo minuto di mercato. Se dovesse arrivare un'email, un fax... Chi vivrà, vedrà...". "Inzaghi? Credo che rimanga fino alla scadenza del contratto. E' una decisione che spetta a lui, se chiedera' di partire lo accontenteremo, ha vinto tante medaglie che gli daremmo ascolto. Penso che resterà, lui non ha chiesto nulla. Non faccio comunque più previsioni".

Il Parma ha comunicato questa sera di aver acquisito dall'Inter, a titolo temporaneo con diritto di riscatto della metà, McDonald Mariga. Per il centrocampista keniota, classe 1987, si tratta di un ritorno a Parma: aveva vestito la maglia crociata dall'agosto 2007 a fine gennaio 2010. Il giocatore sarà presentato ufficialmente alla stampa domani pomeriggio al Tardini. Mariga prenderà il numero 15.

Il Crotone ha annunciato l'ingaggio di Felice Natalino, difensore dell'Inter. Per il giocatore, calabrese di Lamezia Terme, si tratta di un ritorno in quanto è cresciuto nelle giovanili del Crotone proprio sotto la guida di Massimo Drago (all'epoca allenatore della primavera rossoblù) dove aveva dimostrato doti tecniche che nella stagione 2009-2010 lo avevano portato all'Inter. Il calciatore ha anche giocato nella prima squadra nerazzurra agli ordini di Benitez (due presenze in serie A ed una in Champions League). In questa stagione Natalino era in forza al Verona dove non ha mai giocato. Il ventenne difensore calabrese, arriva con la formula del prestito sino al 30 giugno 2012.

Rinforzo a centrocampo per il Vicenza che ha definito oggi pomeriggio con il Novara l'acquisizione in prestito di Alex Pinardi, 31 anni, che arriva con la formula del prestito. Il giocatore militava dallo scorso gennaio con la società piemontese, con il quale ha conquistato la promozione in A. Sempre nella massima serie Pinardi ha giocato in carriera con le maglie di Atalanta (società con la quale è cresciuto), Lecce e Cagliari.

Coppa d'Africa: 2-1 al Burkina Faso, Sudan ai quarti

La nazionale sudanese ottiene il secondo posto del gruppo B grazie alla miglior differenza reti rispetto all'Angola. Chiude in testa al girone la Costa d'Avorio di Didier Drogba, prima squadra del torneo a punteggio pieno.
Il Sudan si è qualificato ai quarti di finale della Coppa d'Africa 2012 grazie alla vittoria 2-1 sul Burkina Faso a Bata, unita a quella della Costa d'Avorio contro l'Angola (2-0) a Malabo. Il Sudan (4 punti) ottiene il secondo posto del gruppo B grazie alla miglior differenza reti rispetto all'Angola (0 contro -1). Chiude in testa al girone la Costa d'Avorio già qualificata prima di questo terzo turno e prima squadra del torneo a mettere a segno tre vittorie su tre partite giocate.

Novara, Tesser esonerato. Al suo posto c'è Mondonico

Il tecnico di Montebelluna deve dire addio alla panchina dei piemontesi. Al suo posto a sorpresa c'è il ritorno in Serie A dell'allenatore di Rivolta d'Adda. Il patron del Novara: «Non voglio avere rimpianti». Il nuovo coach: «Il mio primo pensiero è che si è chiuso il cerchio».

NOVARA - Emiliano Mondonico è il nuovo allenatore del Novara. Subentra ad Attilio Tesser, esonerato nel pomeriggio dalla società. Lo si apprende dal patron del Novara, Massimo De Salvo. «Non voglio avere rimpianti - ha spiegato De Salvo - e voglio provarci fino alla fine. La squadra aveva bisogno di una scossa e dunque, pur con una grande e profonda amarezza nel cuore, ho dovuto prendere questa decisione». Mondonico, un tecnico che ha 915 panchine sulle spalle (di cui 435 in serie A) e una grande esperienza, è stato scelto - ha spiegato De Salvo - perché «ha dato il suo ok alla "rosa", con la quale - ha aggiunto - è convinto di poter fare un buon lavoro. E se ha esigenze particolari - ha concluso - vedremo di accontentarlo anche se manca un solo giorno alla fine del calcio mercato».

LE PRIME PAROLE DI MONDONICO - Ecco le prime parole del nuovo tecnico dei piemontesi intervistato da Radio Sportiva: «Il primo pensiero è che si è chiuso il cerchio: alla fine di gennaio scorso l'operazione, a distanza di un anno il caso vuole che torni a fare la vita che ho sempre fatto. Dispiace per Tesser, durante i miei momenti difficili si è sempre interessato e mi è stato vicino: il calcio e la vita sono fatti anche di queste cose. Mi auguro che il Novara possa far bene, i meriti sarebbero soprattutto i suoi. Ci sono tante persone che girano intorno al calcio, come sempre c´è il buono e il cattivo: ma questo lo pensavo anche quando stavo dentro al calcio, troppa gente che ha interessi collegati. Tutti teniamo famiglia ma c´è chi fa bene il suo lavoro e altri con cui bisogna convivere ma a cui non ci si può sottomettere. Io sono innamorato del mondo del calcio, poi è ovvio c´è il buono e il cattivo come in tutto. Ognuno risponderà a chi di dovere, personalmente il calcio non mi sembra così stravolto, credo che abbia ancora tante emozioni da regalare».

Serie A: Baldini: Rinnovo De Rossi? Non sono preoccupato

Il dg della Roma: «La questione relativa al contratto del centrocampista non è una cosa che posso esporre pubblicamente perché mi precluderebbe la possibilità di continuare la trattativa col giocatore. È una partita che va avanti da tempo e non sono preoccupato o pressato dalla scadenza del 31 gennaio, che mi riguarda poco».
«La questione relativa al rinnovo di De Rossi non è una cosa che posso esporre pubblicamente perché mi precluderebbe la possibilità di continuare la trattativa col giocatore. È una partita che va avanti da tempo e non sono preoccupato o pressato dalla scadenza del 31 gennaio, che mi riguarda poco». Così il direttore generale della Roma, Franco Baldini, nel corso dell'Assemblea degli azionsiti che si è svolta nel centro sportivo di Trigoria, ha risposto alle domande dei soci sul rinnovo di contratto di Daniele De Rossi, libero dal 1 febbraio di firmare con un altra squadra. «Anche prima di questo termine De Rossi avrebbe potuto firmare per altri club, quindi non ho pressioni di alcun tipo - ha sottolineato il dg giallorosso -. È una decisione che nel momento in cui verrà presa lascerà il campo aperto a tante interpretazioni. E mi assumerò la responsabilità di questa gestione. Cessione? No, anche perché da febbario sarà libero di svincolarsi».

Speciale italiani all'estero, Cudicini sicurezza di coppa. Santon e Molinaro disastrosi.

Il portiere del Tottenham imbattuto contro il Watford in FA Cup. Male i due terzini: l'ex interista affonda a Brighton, mentre il salernitano incassa una pesante sconfitta dal 'Gladbach. Bravi anche Sirigu e Sala.
Come ogni settimana, ecco la rubrica sui giocatori impegnati nei campionati europei di prima fascia. Vediamo come sono andati.
 
TOP DELLA SETTIMANA
Carlo Cudicini (Tottenham Hotspur): nonostante sia schierato con il contagocce, il portiere di Coppa non si dimostra per nulla arrugginito nella vittoria esterna per 1-0 che qualifica gli Spurs agli ottavi di FA Cup. Il Watford dà filo da torcere ai londinesi, e l’estremo difensore milanese si oppone alla rasoiata di Sordell, pur non riuscendo a bloccare il pallone che viene poi rinviato da Dawson. L’ex Chelsea sfiora il destro liftato di Murray di quel tanto che basta per mandarlo sul montante, e subisce poi un fallo, non ravvisato dall’arbitro, sull’angolo che Eustace incorna sul palo. Nel finale rintuzza la conclusione di Buaben e interviene, d’istinto con i piedi, sulla puntata di Nosworthy.


FLOP DELLA SETTIMANA
Cristian Molinaro (Stoccarda): pesante sconfitta casalinga per i biancorossi e per l’esterno sinistro campano contro il Borussia Mönchengladbach. L’italiano non convince sulle ultime due reti subite. Il “suo” uomo, Herrmann, confeziona infatti due assist pregevoli, superando prima un tackle troppo molle dell’ex juventino, e sorprendendolo poi fuori posizione. Molinaro si affaccia quando può in avanti, ma l’unico suo centro decente non è concretizzato da Harnik.

GLI ALTRI
Carlo Ancelotti (Paris Saint Germain): tre punti d’oro per l’equipe del tecnico emiliano contro il Brest, che sinora era imbattuto in casa. Il distacco sui delfini del Montpellier, che vincono in extremis a Nizza, rimane di tre lunghezze. Il Psg, privo dei suoi due artisti Pastore e Menez, entrambi infortunati, passa in vantaggio dopo soli sei minuti con un gol un po’ fortunoso di Bisevac. Poi, però, gli uomini di Carletto rallentano e rischiano di subire il pareggio, ma sul finire della prima frazione di gioco, e dopo l’intervallo, si ricompattano, tengono bene e falliscono in più d’una occasione il punto del raddoppio.

Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain): il portiere sardo non concede alcuna rete sull’ostico campo del Brest. Allo stadio Francis-Le Blé, l’ex rosanero ha parecchio lavoro, ma si oppone egregiamente alle tre conclusioni del neo-arrivato Alphonse e ai due tentatuvi del ceco Licka. Una vera e propria sicurezza per i parigini sempre più leader in Ligue 1.

Jacopo Sala (Amburgo): eccellente prestazione dell’esterno destro bergamasco nella vittoria all’Olympiastadion di Berlino contro il locale Hertha. Buoni spunti sulla sua fascia, ottima intesa con il collega di corsia Diekmeier, e buon timing nei tagli verso il centro. Per la sua prima partita da titolare con i colori biancorossi dell’Amburgo niente male. Peccato che al 33’, ben servito da un colpo di testa di Petric, non sia riuscito a trovare lo specchio della porta berlinese.

Stefano Napoleoni (Levadiakos): entra a meno di mezz’ora dal termine con i suoi che difendono a denti stretti il pari sul campo dell’Aris Salonicco. Davanti, di palloni utili ne arrivano ben pochi, e il Napo si deve adattare a fare tantissimo lavoro sporco. Ma a un minuto dal triplice fischio finale il messicano Castillo punisce i biancoverdi, e li costringe all’ennesimo week-end in zona retrocessione

Bruno Cirillo (PAOK): il match all’Olimpico di Atene, contro l’Aek, vale il terzo posto, alle spalle della coppia stellare Panathinaikos–Olympiakos. I bianconeri s’impongono per 2-0 e il difensore centrale napoletano comanda discretamente la difesa, opponendosi alla maggior parte dei tentativi dell’undici della capitale. L’ex reggino, però, si proietta talvolta troppo generosamente in avanti, lasciando qualche buco che i suoi compagni si affannano a tappare.

Marcello Trotta (Fulham): recentemente ritornato dall’eccellente periodo in prestito al Wycombe, l’attaccante casertano si guadagna l’esordio, con la maglia bianca dei Cottagers, nel quinto turno di FA Cup contro l’Everton. Entra all’87’, con gli ospiti sotto di un gol, si piazza al centro dell’attacco e, pur smistando egregiamente un paio di palloni, non riesce a condurre i londinesi al pareggio.


Davide Santon (Newcastle United): un altro brutto week-end per il terzino sinistro italiano e per l’undici del Nord Est. Questa volta le Gazze escono dalla FA Cup, battute per 1-0 dal Brighton, e l’ex difensore dell’Inter vive una serata pessima. Buckley gli va via da tutte le parti, e il ferrarese non riesce a prendergli le misure fino a quando l’allenatore Pardew non lo manda sotto la doccia all’81’. Incursioni offensive ridotte al minimo, con un unico buon pallone offerto al compagno Guthrie, ma mal sfruttato.

Federico Macheda (QPR): entra all’inizio della ripresa al posto dell’islandese Helguson, ma non riesce a impensierire la difesa del Chelsea nel derby dei sedicesimi di FA Cup. Scambia bene, subito prima del gol della vittoria dei Blues, con Wright Phillips ma la conclusione dell’ala dei Rangers è ben gestita dal portiere Cech. Per il resto, il romano riceve pochissimi palloni giocabili, e fatica a rendersi pericoloso. Nei minuti di recupero prova ad avventarsi su una sponda invitante, ma scivola e spreca l’opportunità.

Manuel Pascali (Kilmarnock): ottima performance del capitano dei Killies che gioca da difensore centrale, ma che è praticamente dappertutto, nella semifinale di Coppa di Lega scozzese. I biancoblù si qualificano per la finale, dopo 120 minuti intensissimi disputati contro gli acerrimi nemici regionali dell’Ayr United. L’italiano va vicinissimo al gol attorno all’80’, con una zuccata che il portiere avversario è bravo a mettere in angolo. E così i tifosi del Kilmarnock, giunti in massa allo stadio delle grandi occasioni, Hampden Park a Glasgow, devono attendere il 109' minuto per poter esultare.

Enzo Maresca (Malaga): tocca una quantità industriale di palloni, giocando nella linea mediana dei Boquerones nel derby casalingo vinto contro il Siviglia per 2-1. Rilancia con rapidità il gioco dei biancocelesti, anche se, quando cerca i passaggi più fantasiosi, non sempre trova la misura. Pressa con continuità i portatori di palla degli ospiti ed esce stremato al 64’. Tre punti importantissimi per la squadra di Carlos Pellegrini che nelle ultime sei sfide di Liga non ne aveva vinta alcuna.

Maurizio Lanzaro (Saragozza): giocare al Santiago Bernabeu contro il Real già non è banale, e se poi sulla tua fascia te la devi vedere anche con CR7. Il povero difensore ex Reggina ha fatto quello che ha potuto, usando in un paio di occasioni le maniere forti contro il fuoriclasse lusitano. In occasione del secondo gol madrileno, l’avellinese ha addirittura perso di vista Ronaldo per ben due volte, permettendogli di aprire e di finalizzare l’azione. E nemmeno sulle altre due reti l’italiano è apparso troppo reattivo, come peraltro tutta la difesa dei Blanquillos, non leggendo correttamente gli assist di Carvalho e Kaka.
(fonte gazzetta.it)

India, asta per i giocatori Cannavaro il più conteso.

L'ex azzurro al Siliguri che ha rialzato a 830mila dollari. Crespo il più costoso: al Barasat per 840mila. Il tecnico più pagato? Fernando Couto, battuto a 240mila euro. Il portoghese allenerà Pires all'Howrah.
Pronti via, Fabio Cannavaro è la stella dell'India, la più contesa, mentre Hernan Crespo è la più costosa. E fa niente che l'anagrafe dica che il difensore campione del mondo nel 2006 abbia ormai compiuto 38 anni e l'argentino 36. A New Delhi si è celebrata l'asta per giocatori e allenatori stranieri di prima grandezza che prenderanno parte alla Premier League indiana, campionato a sei squadre che partirà il prossimo mese nel West Bengala. Ebbene: Cannavaro è stato il giocatore per il quale è salita maggiormente l'asta: 830 mila dollari (circa 630 mila euro) sganciati dal Siliguri. Meglio del francese ex dell'Arsenal, Robert Pires, finito all'Howrah per la cifra di 800mila dollari.
crespo il piu' pagato — Sul punto di lasciare il Parma per tentare l'avventura indiana, Hernan Crespo era il pezzo più ambito ed è stato battuto per ultimo e aggiudicato sulla base d'asta a 840 mila dollari (il prezzo più alto), al Barasat il club più ricco. Anche gli allenatori sono stati battuti all'asta: il più costoso è stato l'ex compagno di Crespo, il portoghese Fernando Couto, acquistato per 240 mila dollari all'Howrah. Dunque Couto allenerà Pires. Ogni squadra avrà in rosa un calciatore di fama internazionale, un allenatore di grido, due calciatori stranieri e uno straniero di origine asiatica, mentre una seconda asta, in programma nella prima settimana di febbraio, riguarderà i più forti calciatori indiani. Non è stato battuto all'asta Juan Pablo Sorin, che a questo punto dovrebbe finire alla sesta franchigia, l'Haldia, che ancora non ha una proprietà e quindi si accontenterà dei giocatori rimasti. Il campionato dell'Indian Premier League Soccer non ha ancora le date certe, anche se è dato per probabile che parta il 25 febbraio. L'India, numero 162 del ranking Fifa, ha creato un campionato nella regione del West Bengala, capoluogo Kolkata (ex Calcutta), per creare un movimento calcistico praticamente inesistente. Ora però comincia la seconda fase: i club che si sono aggiudicati i diritti ora devono concludere con i rispettivi giocatori per gli ingaggi.
le cifre — Ecco il quadro del risultato dell'asta (fra parentesi la cifra in dollari offerta) in ordine di squadra: Olkata allenatore: Peter Reid (200.000) - Giocatori: Robbie Fowler (530.000), Robert Egbeto (350.000), Daniel Varela (120.000), Park Ji-Seung (140.000). Howrah: allenatore Fernando Couto (240.000) - Giocatori: Robert Pires (800.000), Jose Gabriel Rios (180.000), Diego Madrigal (120.000), Byun Yoon Chui (115.000). Siliguri: allenatore: Marco Etcheverry (200.000) - Giocatori: Fabio Cannavaro (830.000), Santino Quaranta (180.000), Limberg Gutierrez (180.000), Hwang Gyu Hwan (90.000); Durgapur: allenatore: Samson Sia Sia (210.000) - Giocatori: Jay Jay Okocha (550.000), Jose Carlos Castillo (80.000), Alonso Solis (200.000), Kim Bong Kyeom (150.000). Barasat: allenatore: Teitur Thordarson (210.000) - Giocatori: Hernan Crespo (840.000), Christian Lara (200.000), Joaquin Botero (180.000), Park Byoung-Gyu (90.000).

lunedì 30 gennaio 2012

Giudice sportivo, stop di un turno per Denis e Lavezzi

Squalificati anche Armero (Udinese), Cuadrado (Lecce) e Olivera Da Rosa (Lecce).
MILANO - Un turno di squalifica per cinque giocatori tra cui Denis e Lavezzi. È la decisioni del giudice sportivo Gianpaolo Tosel riguardo alla prima giornata di ritorno del campionato di serie A. I giocatori squalificati sono Denis (Atalanta) che dovrà pagare un'ammenda di duemila euro. Il giocatore è stato espulso per doppia ammonizione: primo giallo a causa di una simulazione in area di rigore avversaria e poi il secondo per comportamento non regolamentare in campo. Gli altri che salteranno un turno - oltre Lavezzi e Denis - sono: Armero (Udinese), Cuadrado (Lecce) e Olivera Da Rosa (Lecce).

PUNITA LA JUVE
- Punita la Juventus per colpa dei cori razzisti (al 18' del primo tempo e al 9' del secondo) rivolti a due giocatori dell'Udinese nel corso della partita giocata sabato 28 gennaio (prima giornata di ritorno del campionato). Alla società è stata comminata un'ammenda di diecimila euro. Lo ha deciso il giudice sportivo Gianpaolo Tosel.

Pronostici Serie A 31/01 e 1-2/02/2012

Parma – Juventus
31/01 20:45 1: 4.50 - X: 3.45 - 2: 1.77

Parma-Juventus si gioca martedì alle ore 20:45 e si tratta dell’unica partita di Serie A per quel giorno. Nella partita di andata, che corrispondeva all’esordio dei bianconeri nello Juventus Stadium, il Parma ci era sembrato talmente remissivo che se non fosse partita l’inchiesta Last Bet avremmo pensato che se la fosse venduta. I giocatori della squadra emiliana erano apatici, marcano a due metri, non mettevano la gamba e sembravano come carne da macello. Evidentemente invece erano solo fuori forma e non motivati. Il Parma ha ottimi elementi ma ancora non è arrivato un allenatore capace di farli giocare bene, sembra sempre una squadra a regime ridotto, ora occupa una posizione poco sopra la salvezza che gli da la giusta tranquillità per evitare la retrocessione ma allo stesso tempo non sembra motivata a fare più d quello. La Juventus con l’Udinese ha giocato probabilmente una delle sue peggiori partite sul piano del gioco, parecchie sbavature in difesa a partire da un Chiellini tornato macchinoso come ad inizio carriera, ma ha trovato il con la mentalità giusta. La squadra ora vuole vincere e se Guidolin sia da un punto di vista strategico che tattico è stato molto bravo, Conte è riuscito a dare i suoi quel qualcosa in più che hanno solo i campioni.
Il Parma viene da due pareggi fuori casa contro Bologna (0-0) e Catania (1-1), nelle ultime due partite in casa ha segnato 6 goal, 3-3 con il Catania e 3-1 contro il Siena. La Juventus fuori casa viene dalle vittorie contro Lecce (0-1) e Atalanta (0-2). Il Parma considerati i buchi difensivi dei bianconeri visti con l’Udinese potrebbe trovare la via del goal e la facilità di andare in goal in casa potrebbero a sopresa realizzare quantomeno un goal. Può anche darsi però che dopo aver fatto 7 punti in 3 partite ci sia un allentamento psicologico che Matri e compagni sfrutteranno a loro favore.
Pronostico: X2 dato a 1.17
Pronostico Rischio: segna goal squadra casa dato a 1.61



Atalanta – Genoa
01/02 18:00 1: 2.25 - X: 3.00 - 2: 3.40

L’Atalanta negli ultimi anni trova difficoltà a vincere contro il Genoa e proverà a farlo questa volta nell’anticipo di Serie A delle ore 18.00 di mercoledì 01/02/2012. Tutte le ultime partite del Genoa sono finite con un over 2,5 e spesso anche over 3,5 mentre la squadra bergamasca finisce spesso con dei risultati under e con NoGoal. Anche i precedenti storici parlano di partite da Under. Cosa prevarrà la voglia di goal del Genoa o il pressing bergamasco? Bisogna dire che l’Atalanta corre molto nel primo tempo ma poi rallenta quando i giocatori sono stremati.
Anche se i bookmaker lo quotano molto alto, pensiamo che il Genoa con giocatori come Palacio e Gilardino almeno un goal lo possa trovare magari nel secondo tempo.
Pronostico: segna goal squadra ospite dato a 1.34
Pronostico Rischio: GOAL dato a 1.67


Bologna – Fiorentina
01/02 20:45 1: 2.45 - X: 3.15 - 2: 2.90

Il Bologna viene da un buon momento di forma con quattro risultati utili consecutivi, 3 pareggi e una vittoria. La Fiorentina con Amauri sembra aver trovato il giocatore che riassesta la squadra in campo e non la schiaccia in difesa. Leggendo le statistiche la partita è da Under 3,5 e dovrebbe rispecchiare anche l’andamento della partita, ma visto che gli Under non ci piacciono puntiamo su Jovetic.
Pronostico: segna goal squadra ospite dato a 1.38
Pronostico Rischio: GOAL dato a 1.82


Inter – Palermo
01/02 20:45 1: 1.50 - X: 3.75 - 2: 7.25

L’Inter contro il Lecce ha trovato un portiere rigenerato in grandissima forma, Benassi, che non gli ha consentito nemmeno di fare un pareggio. Il problema per l’Inter è che negli ultimi 2 mesi vinceva senza giocare bene, con il Lecce si sono visti tutti i limiti di una squadra senza gioco. Il Palermo viene da due vittorie consecutive in casa contro Novara e Genoa mentre fuori casa viene dalla sconfitta per 1-0 contro il Chievo. I precedenti storici parlano di un Inter nettamente favorita contro i siciliani.
L’1 dato a 1.50 dai bookmaker è una bella trappola, ci può stare ma anche un pareggio non sarebbe da sottovalutare. Partita molto rischiosa da tutti punti di vista, diamo solo il pronostico più difficile.
Pronostico: segna goal squadra casa 1,35
Pronostico rischio: Under 2,5 dato a 1.86

Napoli – Cesena
01/02 20:45 1: 1.30 - X: 5.00 - 2: 10.00

Non ci aspettavamo che il Cesena non segnasse contro l’Atalanta in casa è davvero strano che una formazione con così tanti validi giocatori non riesca a farsi strada. Il Napoli invece è diventato più regolare, ormai è chiaro che il campionato è solo una parentesi prima della Champions League. E’ proprio in coppa che la squadra partenopea ha i maggiori stimoli. In campionato sta precipitando nelle posizioni di media classifica ed è probabile che ci sia una sua rimonta finale solo dopo che la Champions League sarà finita. Speriamo per questa squadra italiana arrivi in finale dopotutto è meglio vincere una coppa che qualificarsi in campionato per rigiocarla. Le probabilità sono all’1% ma nel calcio esistono le favole, soprattutto ora che si sta iniziando a rimuovere le partite truccate, e quindi ben vengano le speranze di un sogno europeo.
Allo stesso tempo però il Napoli un minimo in campionato deve farlo infatti essere risucchiati al centro classifica sarebbe difficile da sostenere psicologicamente. Per questo motivo i bookmaker mettono 1 dato a 1.30. Tra l’1 dato a 1.30 e un over 1,5 a 1.31 preferiamo il secondo non tanto per la quota ma per provare a coprirsi dai rischi.
Pronostico: over 1,5 dato a 1.31
Pronostico Rischio: 1 con handicap dato a 1.85


Siena – Catania
01/02 20:45 1: 2.25 - X: 3.00 - 2: 3.40

Il Siena con la Fiorentina è stato troppo statico e ha lasciato troppo la palla in mano ai viola, in nessun momento ha dato l’impressione di poter vincere. Prestazione sotto tono per una squadra che in questa stagione sta dimostrano di poter fare bene. Il Catania non riesce a vincere contro la squadra toscana, negli ultimi 11 precedenti, 3 vittorie dei toscani e ben 8 pareggi.
Fuori casa il Catania ha subito 7 goal nelle ultime 3 partite.
Pronostico: segna goal squadra casa dato a 1.28
Pronostico Rischio: 1 dato a 2.25


Udinese – Lecce
01/02 20:45 1: 1.37 - X: 4.60 - 2: 8.00

L’Udinese deve essere consapevole che con la Juventus ha giocato bene, infatti l’unico rischio è che si possano essere demoralizzati. Se l’Udinese giocherà anche all’80% di come ha giocato contro la squadra piemontese il risultato finale è scontato. Il Lecce dal canto suo proverà a continuare la striscia positiva dopo aver battuto la Fiorentina e l’Inter. Bisogna dire che i pugliesi sono stati fortunati in questi due match ma anche bravi. Infatti ha trovato i viola senza punte in un modulo completamente errato che non avrebbe segnato neanche se non ci fosse stato il portiere avversario e un Inter dove la striscia positiva aveva ubriacato e rammollito i giocatori.
Pronostico: over 1,5 dato a 1.37
Pronostico Rischio: over 2,5 dato a 2.15


Lazio-Milan
01/02 20:45 1: 3.00 - X: 3.20 - 2: 2.25

Questa dovrebbe essere una bella partita. La Lazio sta facendo sogni di gloria ma il Milan ha capito che per reggere il passo della Juventus deve vincere attraverso il gioco. Quest’anno i rossoneri hanno una reale contendente per lo scudetto e lo hanno capito dopo la batosta subita nello sconto diretto con la squadra di Conte. Il Milan viene da 3 vittorie consecutive fuori casa dove non ha mai subito un goal ma con squadre abbordabili come Cagliari, Atalanta e Novara. Contro la Lazio bisognerà vedere se sarà capace di confermare l’ottima prestazione di ieri.
Crediamo che alla Lazio manchino ancora dei giocatori importanti prima di ambire ai primi posti, crediamo quindi che alla fine il Milan possa quantomeno portare un punto a casa.
Pronostico: goal squadra ospite dato a 1.25
Pronostico Rischio: GOAL dato a 1.67


Cagliari-Roma
01/02 20:45 1: 3.20 - X: 3.20 - 2: 2.25

La sconfitta con la Juventus in Coppa Italia e il pareggio casalinga con il Bologna hanno ridimensionato i sogni di gloria della società giallorossa. Totti e compagni proveranno a fare di tutto per vincere contro un modesto Cagliari che comunque nelle ultime due gara casalinghe a retto contro Genoa e Fiorentina. Bisogna dire però che quella con i viola è stata facile non avendo la squadra giocatori offensivi importanti quel giorno. La Roma fuori casa nelle ultime 6 partite ha segnato solo nel 50% dei casi. Il Cagliari nelle ultime 4 partite in campionato ha subito goal solo in un’occasione 0-2 con il Milan e ha segnato solo in un’occasione 3-0 con il Cagliari.
Insomma statisticamente partita da NoGoal.
Pronostico: X2 dato a 1.32
Pronostico Rischio: NoGoal dato a 1.92


Novara – Chievo
02/02 20:45 1: 2.45 - X: 3.15 - 2: 2.90

Il Novara sembra aver mollato e per ora non si vede la classica reazione che hanno le squadre che stanno retrocedendo dopo il calciomercato di Gennaio. Nelle ultime 4 partite in Serie A il Novara ha fatto solo un goal ed è un peccato per una squadra che ha dimostrato in Serie B di basare il suo gioco sulla fase offensiva. Il Chievo è una squadra molto strana, capace di vincere contro l’Udinese al Friuli per 1-2 e poi di perdere in casa con il Siena per 0-1.
I bookmaker danno per favorito il Novara ma sarebbe stato più corretto dare delle quote equilibrate.
Il Chievo fuori casa segna spesso e il Novara subisce spesso potrebbero anche qui scapparci almeno due goal.
Pronostico: over 1,5 dato a 1.30
Pronostico Rischio: GOAL dato a 1.72

Lazio-Milan, arbitra Damato. Mazzoleni per Parma-Juve

Designati i direttori di gara per la seconda giornata di ritorno. Cagliari-Roma a Romeo, Banti arbitrerà Napoli-Cesena. Inter-Palermo affidata a Guida.

È Mazzoleni di Bergamo l'arbitro designato per Parma-Juventus, l'anticipo di domani sera della seconda giornata di ritorno della serie A. Delle altre gare in programma mercoledì alle 20.45, Lazio-Milan sarà diretta da Damato, Inter-Palermo da Guida, Udinese-Lecce da Doveri e Cagliari-Roma da Romeo. Banti arbitrerà Napoli-Cesena.



LE TERNE ARBITRALI - Ecco tutte le terne arbitrali con il quarto uomo designate per le gare della 2/a giornata di ritorno in programma mercoledì alle 20.45.
Atalanta-Genoa (ore 18): Gava di Conegliano (Altomare-Carrer, Gallione)
Bologna-Fiorentina: Giannoccaro di Lecce (Barbirati-Viazzi, Tozzi)
Cagliari-Roma: Romeo di Verona (Manganelli-Stefani, Brighi)
Inter-Palermo: Guida di Torre Annunziata (Bianchi-Iannello, Bergonzi)
Lazio-Milan: Damato di Barletta (Maggiani-Passeri, Peruzzo)
Napoli-Cesena: Banti di Livorno (Galloni-Faverani, Celi)
Novara-Chievo (giovedì, 20.45): Massa di Imperia (Grilli-Copelli, Ostinelli)
Parma-Juventus (domani alle 20.45): Mazzoleni di Bergamo (Dobosz-Marzaloni, Valeri)
Siena-Catania: De Marco di Chiavari (Vuoto-Crispo, Giancola)
Udinese-Lecce: Doveri di Roma (La Rocca- Padovan, Tommasi)

Calciomercato: Cissè al QPR, Olivera alla Fiorentina.

Lazio, accordo con il Qpr: Cisse torna in Premier

L'attaccante francese è stato ceduto a titolo definitivo per 5 milioni di euro.
Manca solo l'ufficialità ma ormai è fatta per il passaggio di Cisse al Qpr. Alla Lazio dovrebbero andare cinque milioni di euro.




Milan e Tevez al gran finale. Serve l'ok di Berlusconi.
Galliani chiede lo sconto al City sulla penale in caso di mancato riscatto. Il club rossonero vorrebbe portarla a 6 milioni.
Ultimo sprint per Tevez. Servirebbe un colpo di scena, visto che le speranze, pur esistenti, sono ridotte. In ogni caso il Milan è tornato nuovamente a sperare. « Maxi Lopez ultima "z" del mercato? Credo proprio di sì. Ma il futuro chi può prevederlo? Io posso garantire che rimarrò in ufficio fino alle 19 di martedì (domani, ndr)», ha a Milan Channel detto Galliani, evitando di chiudere la porta. Occorre però che si realizzi una doppia condizione. Da un lato che Berlusconi dia la sua disponibilità al pagamento della penale in caso di mancato riscatto dell'argentino. Dall'altro che il Manchester City conceda uno sconto e accetti di abbassare la penale stessa almeno da 8 a 6 milioni di euro. Saranno insomma ore di grande fibrillazione quelle che separano dall'ultimo gong del mercato invernale. Sta di fatto, comunque, che Galliani ha digerito in fretta la delusione per l'assalto fallito all'Apache di venerdì scorso. Alle 19 ha fatto depositare il contratto di Maxi Lopez in Lega, ma già all'indomani aveva ripreso i contatti con il Manchester City. I margini temporali, comunque, sono davvero risicati per riuscire nell'impresa. Tanto più che lo stesso Berlusconi finora è sempre rimasto piuttosto freddo rispetto all'idea di compiere un altro sacrificio economico. Ma, come anticipato, le speranze, pur esigue, non sono tramontate. L'Apache, nel frattempo, si trova ancora a Buenos Aires e aspetta notizie. Anche se i segnali provenienti dal suo entourage indicano che a breve farà il suo rientro in Europa. Piuttosto, ieri in La penale in caso di mancato riscatto: serve l’ok di Berlusconi e Galliani chiede lo sconto al City. In Inghilterra circolava la notizia che il Liverpool avesse proposto al City lo scambio tra Tevez e Carrol, incassando però un deciso rifiuto. A questo punto non si possono escludere a priori eventuali sviluppi sul fronte interno.



Nainggolan, tentativo Juve. Nell'affare anche Marrone.
Le possibili alternative sono Candreva, Palombo o Pizarro (che piace a City e Zenit).

Radja Nainggolan fino alla fine, finché ci saranno margini, anche perché l'orologio del calciomercato batte altre 48 ore e poi tutti in campo senza poter rimetterci mano. La Juventus non molla, anche se dopo quest'altra sconfitta, bella rotonda seppur con un avversario come il MIlan, l'umore di Massimo Cellino non sarà dei migliori per pressarlo su una cessione che comunque gli pesa. Ma chi conosce bene Beppe Marotta (ieri è rimasto a Genova, ma ha confermato l’interesse per il giocatore) sa anche che ci proverà finché potrà. Valutando solo dopo eventuali alternative: compresa anche quella che  sarebbe maturata nelle ultime ore - valutata l’esplosione di Marrone e la buona prova di Giaccherini anche da mezzala - di poter restare così come si è.
C'è chi dice che la risoluzione della vicenda Immobile a favore del Genoa, che ha acquisito la metà del cartellino della stellina prestata dal club bianconero al Pescara di Zeman, possa aver inciso anche sulla vicenda Nainggolan, visto che Cellino sul bomberino campano voleva investire. Ma da questo punto di vista sarebbe partito un via libera - finora negato - nei confronti di Marrone, che al Cagliari interessa molto e che potrebbe quindi entrare nella trattativa con l’altra metà di Ekdal. Ieri a San Siro c’erano il direttore dell’area tecnica della Juventus Fabio Paratici e il manager di Nainggolan Alessandro Beltrami: si sono salutati, hanno parlato. L’intenzione di Marotta è quella sferrare un nuovo, probabilmente ultimo, attacco oggi, visto che il dg del Cagliari Marroccu resterà a Milano, E forse ci resterà lo stesso Cellino: tra le voci di ieri anche quella che, ancora sabato prima del match con il Milan, il presidente abbia respinto una nuova offerta russa per Nainggolan. Un segnale che rinvia tutti a giugno o qualcosa che la Juve deve interpretare con ottimismo sentendosi magari eletta a unica interlocutrice? Si vedrà.
LE ALTERNATIVE - Se non sarà Nainggolan i nomi sono quelli che si conoscono bene. Con qualche variazione di posizioni, visto per esempio che per David Pizarro sono emersi nuovi sondaggi da tenere in considerazione: il City e lo Zenit ci stanno pensando seriamente. Ha preso qualche posizione il ritorno di Antonio Candreva: a Cesena si è rotto qualcosa con il centrocampista romano e la sua candidatura troverebbe i favori del tecnico. C’è sempre Angelo Palombo tra i “figli” cresciuti da Marotta alla Samp (piace anche a Lazio e Palermo).



Inter, Coutinho all'Espanyol. «Ma tra cinque mesi torno»

Il brasiliano: «Ho bisogno di giocare per le Olimpiadi. Spero che i miei compagni vincano lo scudetto»
Un arrivederci non un addio all'Inter per Philippe Coutinho che oggi ha salutato i compagni nerazzurri in vista della sua partenza, destinazione Espanyol. Il giovane brasiliano va in prestito alla compagine spagnola, peraltro di tutto rispetto (quinta in Liga), ma giura che tra cinque mesi sarà di nuovo a Milano. Coutinho esprime la volontà di tornare in maglia nerazzurra: "Sono venuto a salutare, vado cinque mesi all'Espanyol e spero di fare bene. Ho bisogno di giocare per le Olimpiadi ma poi tornerò all'Inter, saranno solo cinque mesi. Tifo Inter e tiferò affinchè i miei compagni vincano lo scudetto".



Toni lascia la Juve. Giocherà nell’Al Nasr.
L'attaccante è stato ceduto a titolo definitivo. Era arrivato in bianconero nel gennaio 2011.
Toni lascia la Juve, ora è ufficiale. Ad annunciarlo è la società bianconera sul proprio sito internet. Ecco il comunicato: "Proseguirà negli Emirati Arabi la carriera di Luca Toni. La Juventus ha infatti raggiunto con l’Al Nasr Football l'accordo per la cessione a titolo definitivo dell’attaccante. Toni, arrivato a Torino nel gennaio 2011, in bianconero ha collezionato 15 presenze e 2 gol tra campionato e Coppa Italia".



Olivera alla Fiorentina, il Lecce rivuole Bojinov. Al Genoa c'è Carvalho.
Il centrocampista del Lecce Ruben Olivera è arrivato a Firenze per sottoporsi oggi alle visite mediche nel polo ospedaliero di Careggi. Il giocatore, nel mirino della Fiorentina, è ormai ad un passo dal suo trasferimento in viola.
Lecce: Nella serata di ieri il lecce ha praticamente trovato l'accordo (che sarà ratificato oggi) per il ritorno del bulgaro Bojinov (Sporting Lisbona) in giallorosso dopo 7 anni: l'attaccante oggi sarà nuovamente del Lecce. E oggi il d.s. Osti conta di chiudere anche per Delvecchio col Catania. Chiaramente l'arrivo di Bojinov esclude l'ipotesi Bonazzoli.
Grandi manovre Genoa: Dopo aver chiuso per la metà di Immobile, Preziosi ha in serbo altri colpi. Il primo è il difensore Roger Carvalho (comunitario, Figueirense), già a Genova dove ha svolto le visite mediche. Si avvicina Cerci (offerti Seymour, Jorquera o Constant, si può fare anche senza contropartite). In difesa, con Dainelli in partenza (Catania in pole, occhio al Chievo) assalto ad Aronica (offerti 2 anni e mezzo di contratto, ma il Napoli non lo dà e agli azzurri non interessano né Dainelli né Moretti), ritorno di fiamma per Uvini (San Paolo). A centrocampo, vive le piste Belluschi (Porto) e Pazienza (se n'è parlato con la Juve nell'affare Immobile, ma c'è la Lazio) ma la destinazione gradita al giocatore è l'Udinese, dove andrebbe in prestito. Uscite Genoa: Ze Eduardo va al West Ham.

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