martedì 31 gennaio 2012

Novara, Tesser esonerato. Al suo posto c'è Mondonico

Il tecnico di Montebelluna deve dire addio alla panchina dei piemontesi. Al suo posto a sorpresa c'è il ritorno in Serie A dell'allenatore di Rivolta d'Adda. Il patron del Novara: «Non voglio avere rimpianti». Il nuovo coach: «Il mio primo pensiero è che si è chiuso il cerchio».

NOVARA - Emiliano Mondonico è il nuovo allenatore del Novara. Subentra ad Attilio Tesser, esonerato nel pomeriggio dalla società. Lo si apprende dal patron del Novara, Massimo De Salvo. «Non voglio avere rimpianti - ha spiegato De Salvo - e voglio provarci fino alla fine. La squadra aveva bisogno di una scossa e dunque, pur con una grande e profonda amarezza nel cuore, ho dovuto prendere questa decisione». Mondonico, un tecnico che ha 915 panchine sulle spalle (di cui 435 in serie A) e una grande esperienza, è stato scelto - ha spiegato De Salvo - perché «ha dato il suo ok alla "rosa", con la quale - ha aggiunto - è convinto di poter fare un buon lavoro. E se ha esigenze particolari - ha concluso - vedremo di accontentarlo anche se manca un solo giorno alla fine del calcio mercato».

LE PRIME PAROLE DI MONDONICO - Ecco le prime parole del nuovo tecnico dei piemontesi intervistato da Radio Sportiva: «Il primo pensiero è che si è chiuso il cerchio: alla fine di gennaio scorso l'operazione, a distanza di un anno il caso vuole che torni a fare la vita che ho sempre fatto. Dispiace per Tesser, durante i miei momenti difficili si è sempre interessato e mi è stato vicino: il calcio e la vita sono fatti anche di queste cose. Mi auguro che il Novara possa far bene, i meriti sarebbero soprattutto i suoi. Ci sono tante persone che girano intorno al calcio, come sempre c´è il buono e il cattivo: ma questo lo pensavo anche quando stavo dentro al calcio, troppa gente che ha interessi collegati. Tutti teniamo famiglia ma c´è chi fa bene il suo lavoro e altri con cui bisogna convivere ma a cui non ci si può sottomettere. Io sono innamorato del mondo del calcio, poi è ovvio c´è il buono e il cattivo come in tutto. Ognuno risponderà a chi di dovere, personalmente il calcio non mi sembra così stravolto, credo che abbia ancora tante emozioni da regalare».

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