giovedì 9 febbraio 2012

Basket: Lega A, Roma si riprende dopo la crisi, Datome stende Montegranaro. Eurolega: Siena a un passo dai quarti, Milano vince per l'onore

L'Acea batte la Sutor 76-69 con l'azzurro per larghi tratti immarcabile. Prima vittoria della gestione Calvani

Ritrova il successo in casa dopo tre sconfitte consecutive l’Acea Roma di Marco Calvani, al debutto sulla panchina della Virtus dopo l’esonero di Lino Lardo, nel recupero della terza giornata di ritorno contro la Fabi Montegranaro, battuta al PalaTiziano 76-69.


Eurolega: larga vittoria della Montepaschi che consolida il primato. L'Armani non ribalta lo scarto dell’andata e resta appesa alle combinazioni
Manca solo la matematica alla Montepaschi per festeggiare la qualificazione ai quarti di finale di Eurolega con due giornate di anticipo sulla fine della Top 16.
 
Montepaschi Siena-Unicaja Malaga 84-69
Infilando con Malaga l'ottava vittoria consecutiva in Eurolega, la Montepaschi mette un piede e mezzo nei quarti di finale con due giornate di anticipo. Attaccarsi alla matematica è solo un esercizio di stile, reso necessario dal successo di Bilbao sul Real: Siena ha vinto le quattro gare di Top 16 con 17,8 punti di scarto medio e, imbattuta, ha un'ampia differenza canestri a favore su baschi (+14) e madrileni (+19), che inseguono a due vittorie di distanza. Con queste cifre, poco importa che non sia troppo spietata contro l'Unicaja in crisi, alla quinta persa di fila in Eurolega, con in mezzo anche tre k.o. consecutivi in campionato. Con la sostanza di Thornton accanto al solito McCalebb degli inizi di partita, 14 punti in coppia nel primo quarto, la Montepaschi prova a fare la partita da subito (9-2 al 4') ma non riesce a prendere veramente il largo. Si culla su una giornata di grande produzione offensiva (52 punti al riposo con 6/8 da tre) risparmiandosi il consueto livello di intensità, soprattutto nella propria metà. Nonostante un Rakocevic da 11 punti nei suoi primi 6' (37-29 al 14'), Malaga resta così in partita: prima con le tre triple nei primi sei minuti, poi approfittando di un presidio dell'area meno rigido del solito per la Montepaschi prima con le incursioni di Fitch (11 punti già al 15') e poi appoggiandosi a Zoric e Peric. Ed è così che l'Unicaja al 18' è ancora lì (44-40) nonostante la giornata di vena offensiva di Siena (51-42 al 19'), per una volta figlia più del talento che della qualità espressa. Approfittando della scelta andalusa di cominciare anche la ripresa con Fitch e Zoric in panchina, è al ritorno dal riposo che la Montepaschi pare cambiare marcia, tenendo Malaga a un solo canestro in 7' a cavallo dell'intervallo: i lampi di McCalebb sono l'anima dell'11-0 che fa volare Siena 63-46 a metà terzo quarto. Qui Freeland, 0/5 fin lì, sblocca sè stesso e l'Unicaja, in realtà rianimata dal rientro di Fitch e Zoric e dal riapparire tra i senesi delle amnesie di inizio serata: la Montepaschi segna 2 punti in 6', Malaga 14 e riapre il match sul 65-60 al 29'. Serve così che a inizio quarto periodo siano un paio di canestri a testa di Lavrinovic e Ress, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto, a ristabilire le distanze sul 79-63 al 36', approfittando che adsso è Malaga, dopo lo sfrzo per rientrare, a restare sei minuti senza segnare contro la difesa senese tornata a mordere. A questo punto basta condurla in porto, e festeggiare i quarti.
Siena: McCalebb 18, Lavrinovic 13, Rakocevic e Moss 11, Andersen 10
Malaga: Fitch 15, Zoric 14, Garbajosa 9 


EA7 Milano-Unics Kazan 63-58
Milano batte l’Unics, ma non ribalta lo scarto dell’andata, accomodandosi così alle spalle dei russi in caso di arrivo a pari merito, e ora è aggrappata a una tale serie di combinazioni che pensare di potere arrivare nei primi due posti del girone di top 16 è ambizioso quasi quanto un 6 al Superenalotto. Scariolo è senza Bourousis (risentimento flessori gamba destra) e promuove Radosevic nei cinque. Bremer è nei cinque iniziali e dimostra subito che se Milano era carente di leadership lui può essere una mossa azzeccata. Fotsis è in un periodo di grazia e con due triple scava il primo solco sul 10-5, Bremer e Radosevic lo rendono ben più profondo per il 17-7 dopo 6’, Lo statunitense è ispirato, sente la fiducia dei compagni e non ha paura nel prendere anche iniziative azzardate: 20-13 a fine primo quarto con l’Unics che fatica a sfruttare chili e centimetri di vantaggio. Il tiro da fuori (4/7 nei primi 10’) è un bell’aiuto per Milano che però fatica un sacco nell’offendere nei pressi del canestro avversario. Radosevic ci prova, con alterne fortune, ma paga dazio in difesa allo strapotere fisico di Jawai che praticamente da solo riporta i suoi in partita sul 26-26 al 17’. L’EA 7 balbetta un po’ in attacco, ha poco da Gentile e Mancinelli e va al riposo avanti 32-28 quando Nicholas trova i primi punti della serata con uno dei primi tiri non forzati della sua partita. L’EA7 cerca una nuova dimensione offensiva e spesso si dimentica di guardare il canestro, ma in un paio d’occasioni viene salvata da Fotsis che è infallibile dalla distanza e ispira l’8-0 per il massimo vantaggio sul 45-34. Rocca sfugge tre volte di fila a Savrasenko, ma Lyday capitalizza tre possessi consecutivi e al 30’ il margine si dimezza quasi sul 49-43. Rocca, Mancinelli e Nicholas allungano a 56-45, Cook sbaglia tutto libero la tripla del possibile +14 che può cambiare volto alla serata (sono 15 i punti da recuperare per salvare lo scontro diretto) e un tris di ex italiani (Greer-Nachbar-Domercant) infila un 7-0 che spegne molte delle ambizioni biancorosse. L’Olimpia si demoralizza un po’ e Domercant, che al Forum ha conquistato uno scudetto con la maglia di Siena, riporta l’Unics a -3 (60-57) prima di uscire per falli. Non si segna quasi più: Milano vince, ma salvo miracoli servirà davvero a poco.
Milano: Fotsis 16, Bremer 13, Radosevic 11
Kazan: Domercant 11, Jawai 11, Veremeenko 11



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